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domenica 28 agosto 2011

VITTORIO ARRIGONI: la verità galleggia ancora in acque torbide

Posto qui un articolo molto interessante uscito il 15 Luglio sul Manifesto e riportato dal sito della Nena (NEAR EAST NEWS AGENCY -Agenzia Stampa Vicino Oriente)..purtroppo ciò che emerge non è per nulla rassicurante....

Il governo di Hamas non mantiene la promessa fatta a giugno e si rifiuta di consegnare alla famiglia dell'attivista italiano ucciso tre mesi fa a Gaza il fascicolo con il risultato delle indagini

MICHELE GIORGIO
Roma, 15 luglio 2011, Nena News – Niente da fare, siamo fermi allo stesso punto. Il governo di Hamas non ha mantenuto la promessa fatta a giugno alla famiglia di Vittorio Arrigoni di consegnare il fascicolo con i risultati delle indagini svolte in questi mesi. L’inchiesta condotta dalla Procura militare di Hamas sul sequestro e l’assassinio dell’attivista e giornalista italiano – compiuti da un (presunto) gruppo salafita esattamente tre mesi fa a Gaza – si è chiusa nella seconda metà di giugno, come le autorità avevano annunciato il mese scorso e riportato dal manifesto. Il file è stato consegnato ai giudici militari che lo stanno esaminando e si preparano a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per due palestinesi (al momento in carcere) coinvolti nell’omicidio (altri due sono rimasti uccisi in un conflitto a fuoco con reparti scelti di Hamas poco dopo l’assassinio di Vik, un quinto indagato è in libertà vigilata). Tuttavia l’assicurazione data da più parti all’avvocato italiano Davide Tundo, che per mesi è stato consulente a Gaza city del “Centro per i Diritti Umani” e costante punto di riferimento della famiglia Arrigoni, che il fascicolo sarebbe stato messo a sua disposizione in modo da essere portato in Italia e tradotto, non è stata sino ad oggi realizzata. E’ chiaro da tempo che solo la diffusione dei verbali degli interrogatori degli imputati potranno chiarire i motivi che hanno spinto i rapitori a prendere in ostaggio Vittorio, il perché del suo assassinio e se è esistita una regia esterna.
La speranza si è trasformata nell’ennesima delusione. A riferire al manifesto questo passaggio dall’entusiamo allo scoraggiamento è lo stesso Tundo, rientrato da qualche giorno in Italia. «Il fascicolo relativo alle indagini è stato depositato il 23 giugno – racconta l’avvocato -, quel giorno con un collega del Centro per i Diritti Umani ci siamo recati in Procura (a Gaza city, ndr). Era l’occasione che aspettavamo da tempo: io ero in partenza pochi giorni dopo e avevamo insistito con le autorità locali affinché il deposito del fascicolo avvenisse in tempo utile da permettermi di ottenere tutte le copie necessarie da consegnare alla famiglia Arrigoni». Sembrava fatta, e invece. «Seduto e trepidante in Procura – prosegue Tundo – osservavo l’impiegato fare copia del fascicolo, nonostante le bizze della fotocopiatrice. Ma all’improvviso è arrivato il colpo di scena. Ci viene detto che la procura che avevamo ottenuto (dalla famiglia Arrigoni) di seguire le indagini e portare in Italia quel prezioso file non andava più bene». «Si trattava solo di apporre i timbri di “conformità” e pagare il dovuto – aggiunge il legale  – ma il procuratore capo ha bloccato tutto. A suo dire la traduzione in arabo della procura doveva avvenire da parte della Delegazione Palestinese in Italia, con apposizione del relativo timbro, più un altro timbro non meglio specificato del Ministero degli Esteri italiano». Una carenza legale mai rilevata prima. «Da quel giorno – conclude l’avvocato italiano – è iniziato un tira e molla che non ha portato risultati: le copie sono rimaste lì (a Gaza) e con esse la verità nella vicenda di Vittorio, secondo gli inquirenti di Hamas».
Questo atteggiamento ostruzionistico delle autorità di Hamas non nasce dall’irrazionalità, ma punta evidentemente ad obiettivi molto  concreti. E non si tratta in ogni caso di paura della verità. Chi scrive, alla luce degli elementi a sua disposizione, esclude che Hamas, come organizzazione politica e militare, sia coinvolta nella pianificazione ed esecuzione del sequestro di Vittorio (così come tende ad escludere la «regia esterna»). E’ possibile invece che il governo di Hamas voglia usare la tragica vicenda di Vittorio Arrigoni per conquistare riconoscimenti politici. Ma se quello della Delegazione Palestinese in Italia (quindi dell’Anp di Abu Mazen) è relativamente facile da ottenere, quello del Ministero degli esteri italiano potrebbe rivelarsi un ostacolo insuperabile. L’Italia di Silvio Berlusconi rifiuta qualsiasi rapporto con Hamas e alla luce dei suoi stretti rapporti di amicizia e di alleanza con Israele, è assai improbabile che accetti di ufficializzare, con un timbro del ministero degli esteri, un documento destinato al movimento islamico. Non vorremmo perciò che i desideri nascosti di Hamas e l’intransigenza del governo di Roma neghino la possibilità di poter apprendere informazioni decisive ai famigliari di Vittorio su quanto è accaduto tra il 14 e il 15 aprile scorsi. I genitori, Egidia Beretta ed Ettore Arrigoni, la sorella Alessandra, la compagna di Vik, hanno il diritto di sapere e con essi tutti coloro che in Italia e in vari paesi amavano e stimavano Vittorio e il suo lavoro a sostegno dei diritti dei palestinesi di Gaza. Nena News


G.B

Dopo i rincari ATM quelli degli abbonamenti cumulativi: dove non arriva il Comune lo fa la Provincia.

Che dal primo settembre 2011 a Milano sarebbero scattati i rincari dei biglietti urbani previsti dalla nuova giunta Pisapia era cosa ormai nota da qualche tempo, ma che, oltre alla stangata milanese sarebbe arrivata anche quella delle tratte interurbane, gli autori del misfatto se ne sono guardati bene dal dichiararlo.

Ebbene si...oltre ad il maxi aumento previsto del 50% sulle tratte urbane che ci dovremmo sorbire come regalo dal ritorno delle (poche) vacanze estive, dal primo settembre è previsto anche l'ennesimo rincaro dei biglietti e degli abbonamenti cumulativi (atm+tratte interurbane), il secondo, nel giro di un mese.
Il primo si è verificato dal 1 agosto ed è arrivato del tutto inaspettato,  anzi quasi "di soppiatto" e soprattutto, in maniera del tutto ingiustificata. Per fare un esempio, se il settimanale "area media"costava 17.10, ad agosto l'aumento è stato di più di 1 Euro, portando la tariffa a 18.70€.
Molti dei poveri pendolari che facevano uso del cumulativo per poter risparmiare almeno una briciola dell'enorme esborso che ogni settimana o mese sono costretti a subire per potere andare a lavorare, hanno dovuto ingoiare la pillola amara identificandola nell'annunciato aumento delle tratte regionali dei treni.
Ma forse non sapevano che a"questo giro" invece Trenitalia, trattandosi di cumulativo non c'entrava.
 E chi c'entra allora se il rincaro ATM era previsto per settembre? La risposta è che dove non arriva il Comune, lo fa la Provincia. Difatti è proprio la Provincia ad essere dietro a questa accettata a tradimento.  La motivazione? "adeguamento", una parola che puo' voler dire tutto o  niente...una parola che pare quasi inflazionata ogni volta che si cerca di giustificare un aumento da far "digerire" ai cittadini già messi in ginocchio ogni giorno dalle continue, tasse e spese imposte.
Si parla di modifica delle tratte SITAM  (Sistema integrato tariffario area milanese )ma senza esplicitare esattamente che cosa significhi in soldoni.

Insomma, se per lo meno il maxi aumento dei biglietti ATM è stato "leggermente zuccherato" dal contemporaneo prolungamento della durata del biglietto a 90 min, quello dei cumulativi, dopo quello già avvenuto dei treni che ha comportato un aumento del 10%, sa proprio di fiele.
 Ma purtroppo non è finita qui, infatti dal primo settembre, i già martirizzati abbonamenti cumulativi aumenteranno ancora di più, passando da 18.70 a 20.50€, ovvero di quasi 2 Euro. In sintesi: un aumento  totale di 3.40€ in un mese, che significa il 20% in più.
Anche qui la domanda che sorge è sempre la stessa...per quale motivo? Probabilmente in tal caso la maggior parte identificherà la risposta invece nell'aumento dei biglietti ATM ma......non era mica stato detto che si sarebbero innalzati i biglietti urbani per non toccare gli abbonamenti? Sperando in una esplicitazione di responsabilità da parte dei fautori di questo ennesimo salasso, l'unico antidoto alla caramella avvelenata è tenere  gli occhi  bene aperti perché, se hanno cercato di rifilarci l'aumento quando più della metà degli italiani era in vacanza ad agosto, il rischio é di ritrovarselo anche nei pacchetti regalo di Natale...
G.B






Per ulteriori informazioni sugli aumenti e sulle iniziative in corso per contestarli:

http://www.atm-mi.it/it/ViaggiaConNoi/Abbonamenti/Pagine/AbbonamentiCumulativi.aspx

http://www.petizionionline.it/petizione/petizione-contro-la-presa-in-giro-quotidiana-dellazienda-dei-trasporti-milanesi/4685


http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2011/08/06/557923-amara_metropolitana.shtml



immagine tratta da:http://www.06blog.it/post/1382/aspettare-un-autobus-a-roma
http://www.rifondazionenovate.org/2010/02/17/e-io-pago/