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venerdì 14 dicembre 2012

Fotografia dell'Italia: I treni saltano e così anche i precari

.....L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura....
Così scriveva nel 1979 De Gregori nella sua famosissima canzone "Viva l'Italia"....
Ho sempre pensato che queste parole fossero senza tempo e sempre adattabili al nostro paese... ma devo ammettere che in questi ultimi anni, per la prima volta, mi trovo a pensare che forse non è più così tanto attuale dire che l'Italia non ha paura e che non sta morendo...
 Lungi da me l'essere catastrofica ma tutto ciò che sta succedendo non può che portarmi all'essere spietatamente realista, anche se qualcuno probabilmente mi additerà come la solita "pessimista" o peggio, mi accuserà di essere vittima della "sindrome Maya". 

Ma dirò di più, giunti a questo punto, la mia speranza é davvero che la profezia Maya si autoadempia...attenzione, con questo non voglio dire che mi auguro che finisca il mondo (cosa che per altro, ritengo alquanto improbabile) ma che questa scadenza si traduca nella fine di un capitolo penoso per dare inizio ad una nuova era, una sorta di "risveglio delle coscienze", di "nuovo rinascimento" di cui, credo, a questo punto, abbiamo davvero bisogno.

Si, perché non é possibile che nel 2013 si parli ancora di trasporti che vanno letteralmente in tilt per uno stupidissimo software che l'uomo non sa usare e che questa mancanza porti migliaia di persone che ogni giorno si alzano all'alba per prendere i treni ed andare a lavorare a Milano ad accumulare ore e ore di ritardo, di freddo (già che siamo da oggi pure sotto la neve) e di stress.

Ogni mese un abbonamento integrato (treno + atm) costa in media 80 euro, soldi che la maggiorparte delle gente deve tirare fuori con il sangue di un lavoro magari sottopagato, precario o alienante....possiamo ancora ammettere che si verifichino costantemente disservizi di questo tipo??? 

Quando riusciremo a vedere che tutti i nostri soldi, le nostre risorse che ogni anno diamo allo Stato ci saranno restituiti in servizi ed in rispetto per il lavoro che faticosamente tentiamo di salvare con le unghie e con i denti quotidianamente?

E' qui che entra in gioco la speranza Maya...l'Italia ormai ha paura eccome, e, se non dovesse avvenire presto un cambiamento dell'intero sistema su cui galleggiamo ormai da anni, in bilico tra l'affogamento e la nuotata, il rischio di morte non può che farsi più probabile.

Oggi ho letto una cosa che mi ha colpito... una cosa che collega il disservizio al nostro penoso sistema lavorativo...

Un lavoratore precario - oramai la norma in questo bel paese - "assunto" con il contratto più in voga nel nostro ricco nord Italia (lo testimoniano le statistiche)..ovvero un bel "co co pro", dopo una settimana di ripetuti ritardi a lavoro dovuti ai disservizi dei treni è stato licenziato. Che i ritardi siano stati solo una scusante per "tagliare" personale é certamente probabile, considerando che con la nuova riforma del lavoro i co co pro sono più o meno stati modificati alla radice e quindi resi impraticabili per la maggior parte delle aziende che ne facevano ampio uso -  ma ciò che é CERTO è che i disservizi di Trenord sono stati la famosa goccia - evitabile se solo si avesse avuto un po' più di buon senso - che ha fatto traboccare il vaso.  

Bene, dopo questo direi che forse sarebbe il caso che coloro che hanno le responsabilità  di questa situazione ormai al collasso se le prendano...
Non ha più senso passarsi continuamente la patata bollente di mano in mano senza mai ammettere che c'è colpa e complicità da più parti, in questo sistema lavorativo che fa venire i brividi, dove sei solo carne da macello, dove la parola meritocrazia probabilmente non é nemmeno conosciuta, dove non hai diritto a farti un futuro.

So che le mie parole suonano grevi e funeree ma francamente, a sto punto, direi che non è più possibile far finta di nulla, tapparsi naso e orecchie e continuare a subire questa situazione in silenzio. INFORMARE, INFORMARE e SENSIBILIZZARE, questo é il mio ingrediente.


Per finire, vi lascio con questa meravigliosa storiella di Zero Calcare , un ragazzo che si sta affermando ultimamente sulla scena italiana del fumetto grazie ad un umorismo graffiante e esilarante che attinge a piene mani da, haimé, i tempi bui che stiamo vivendo, soprattuto noi giovani o pseudo tali... Spero che indori la pillola degli amari contenuti che vi ho esposto....talvolta anche la satira fa miracoli...

Buona Vita a tutti
G.B