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mercoledì 10 novembre 2010

IL DISASTRO DELLA SANITA' IN ITALIA

Siamo a Milano, non certo in un piccolo e disperso paese del sud Italia, eppure anche nella tanto sbandierata "Eccellenza Sanitaria lombarda"ne accadono di ogni.
Lo sa bene C., che per avere una risonanza magnetica al fegato con Servizio Sanitario Nazionale (diagnosi:sospetto angioma di diametro 5cm)ha dovuto aspettare 2 mesi...ne sa anche qualcosa G., che per una visita neurologica di controllo (diagnosi: più di 10 emicranie al mese)aveva due alternative: o un controllo in Servizio Sanitario Nazionale dopo 4 mesi o una visita in regime privato dopo 2 mesi e per altro - cosa assai curiosa- con lo stesso medico.

A quanto pare dunque, anche il privato, seppure sempre meno del pubblico, comporta talvolta attese inaccettabili per chi sta davvero male.
Ma le attese per le prenotazioni non son l'unico problema: anche per chi riesce ad ottenere l'appuntamento in regime privato entro pochi giorni, non è sempre rose e fiori. E' il caso ad esempio di S., la quale, dopo aver pagato la bellezza di 115 Euro per una visita fisiatrica, è stata ricevuta con quasi un'ora di ritardo, rischiando di non riuscire a recarsi in tempo sul posto di lavoro. Peggio ancora è andata a F. il quale, dopo aver sborsato 130 Euro per una visita con un primario molto rinomato, si è visto dare una diagnosi frettolosa (tempo della visita=10 minuti) e una cura sbagliata per la sua patologia. Dunque oltre al danno la beffa...

Insomma, sembra che in Italia la sanità vada tutt'altro che bene e fin qui abbiamo escluso i casi di mala sanità più clamorosi e ridondanti sulle cronache televisive come quelli in sala parto accaduti in Sicilia o simili..
Dunque il problema della sanità esiste ma nessun governo sembra mai averci dedicato il tempo necessario anche solo per una risoluzione sommaria.

Al momento infatti i soggetti che più si prendono carico di queste problematiche sembrano essere solo alcune associazioni a difesa dei consumatori - ad esempio l'Associazione Altroconsumo- ma è chiaro che, vista l'entità del problema, l'assenza di un serio impegno per fronteggiarlo da parte delle istituzioni, è un fatto molto grave.
Il problema più importante è che in Italia si investe ancora troppo poco nella sanità e ne è prova la spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) rispetto al PIL- la quale si aggira attorno all'’8,9%, mostrandosi molto più bassa di quella di Paesi come Stati Uniti (15,3%), Germania (10,7%), Francia (11,1%) e Svizzera (11,6%).  Che sia forse il caso di cominciare prendere esempio da qualcuno di questi modelli?


G.B

Link: http://www.argo.catania.it/2010/06/14/luci-e-ombre-nella-sanita-siciliana/
http://www.altroconsumo.it/
http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=285

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