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mercoledì 16 gennaio 2013

Nasce su Facebook una pagina per contare le vittime della Riforma Fornero

Dopo l'entrata in vigore della Riforma Fornero sul Lavoro, nata con l'intento di colpire "la cattiva flessibilità"modificando sostanzialmente alcune delle forme contrattuali atipiche più comuni in Italia, ciò che emerge, dalle prime statistiche e dai rapporti forniti dai sindacati (CGIL in primo piano) sembra invece riferirsi ad un risultato esattamente opposto.
Presupponendo tra dicembre e gennaio la scadenza di circa un centinaio di migliaia di contratti di questo tipo, la stima è quella di un eguale numero circa di disoccupati o occupati tramite forme contrattuali ancora meno tutelative di quelle in corso prima di quest'anno.

Ma cosa é accaduto?

Premesso che le modifiche più importanti apportate dalla Riforma hanno colpito soprattutto la forma contrattuale atipica più utilizzata in Italia- ovvero i CO CO PRO=> contatti di Collaborazione a Progetto - introducendo questi presupposti:

1-Ridefinizione del "Progetto" di queste forme contrattuali, il quale puo' riguardare solo attività DIVERSE dal settore in cui é impiegata l'azienda che stipula il contratto

2-Aumento dei costi contrattuali e dei contributi

3-Imposizione di retribuzione uguale o superiore a quanto stabilito in base alla media tra le tariffe del lavoro autonomo e dei contratti collettivi nazionali


La drammatica conseguenza è stata ed è che in un paese come l'Italia, dove la Crisi galoppa ormai da qualche anno, la soluzione più semplice per i datori di lavoro colpiti dalla riforma non è stata certo assumere, ma al massimo decidere se "lasciare a casa" o,  in alternativa, "declassare" a contratti ancora meno cautelativi e meno costosi i propri collaboratori.

Ricordiamo che in Italia le forme contrattuali esistenti sono 46, di cui ben 20 atipiche.

Dunque la scelta, senza l'abolizione dei contratti atipici più dannosi per il lavoratore,  si può dire molto ampia e variegata. Aggiungendo a questo anche la penuria di riforme adeguate per la creazione di nuovi posti di lavoro, la mancanza  di misure atte a detassare il lavoro dipendente, sia per le aziende che per i lavoratori, ecco che si riesce a comprendere il perchè di questo drammatico risultato.

A questo proposito è nata una pagina apposta su facebook:

 Ero Un CoCoPro E Ora Sono Un DO=DiversamenteOccupato

Dalle apparenti tinte satiriche ma con l'amaro in bocca, questa pagina, direttamente sostenuta anche da questo blog e dalla rispettiva pagina facebook La Voce Di Pandora  nasce con due intenti precisi:
1- Di formare un gruppo di solidarietà per le vittime della Riforma e del sistema lavorativo precarizzante italiano
2- Di fare un serio tentativo di Auto-Censimento e Statistica circa questo recente fenomeno di cui, finora, a parte gli allarmi lanciati dai sindacati, poco si parla.

Per scongiurare l'eventualità che si verifichi l'ennesimo errore fatto con i superficiali conti effettuati sui cosiddetti "esodati", i cui numeri ancora oggi sembrano crescere sempre più, l'intento della pagina è di contarsi, guardarsi in faccia e cercare di capire i reali numeri della manovra.

Chiunque può clikkare sulla pagina, sostenitori e vittime. L'unica cosa che si chiede in più alle vittime è quella di presentarsi sulla bacheca, senza bisogno di scrivere il settore lavorativo di provenienza o similia, insomma semplicemente di "farsi vedere".

La Voce di Pandora sotiene il progetto e invita i suoi lettori a parteciparvi e a diffonderlo..basta un clik.

Alla prossima
G.



Per le foto si ringraziano:
EroUnCoCoProEOraSonoUnDoDiversamenteOccupato
http://maurobiani.it/
http://lemanineicapelli.ilcannocchiale.it/2010/08/14/il_valzer_del_precario.html