Visualizzazioni totali

giovedì 23 settembre 2010

IL "NONNISMO" SUL POSTO DI LAVORO

Riporto qui il link di un interessantissimo articolo pubblicato da CGIL Catania sul Mobbing e le vessazioni sul posto di lavoro.
Penso che possa essere un ottimo spunto per riflettere su uno dei problemi più importanti, e purtroppo in aumento, del mondo del lavoro. Le statistiche italiane dicono che il fenomeno oltre ad essere in crescita, si stia sviluppando anche negli ambienti più improbabili e apparentemente "esenti" da questa terribile logica comportamentale che poi di fatto è la più grande causa di stress da lavoro e malattie ad esso connesse come cefalea, gastrite, ansia. Basta farsi un giro in alcuni dei più importanti ed attrezzati ospedali di Milano come ad esempio l'Auxologico o la Fondazione IRCCS Cà Granda, per constatare che sono in aumento le strutture predisposte alla Medicina del Lavoro, la quale tratta proprio questi casi.

Il Mobbing può manifestarsi ovunque, in qualunque posto presenti una gerarchia al suo interno, ancora di più se si tratta di posti piccoli dove solitamente i dipendenti sono meno di 10, e si manifesta sotto più forme individuabili per lo più in queste condizioni:

- all’improvviso spariscono o si rompono, senza che siano sostituiti, strumenti di lavoro come telefoni, computer, lampadine, ecc. ;
- i litigi o dissidi con i colleghi sono sempre più frequenti;
- vi viene messo vicino un accanito fumatore, pur sapendo che il detestate il fumo;
- la conversazione generale si interrompe bruscamente quando entrate in una stanza;
- venite esclusi da notizie ed informazioni utili per il vostro lavoro;
- apprendete che girano pettegolezzi infondati sul vostro conto;
- vi vengono affidati da un giorno all’altro incarichi inferiori alla vostra qualifica o estranei alle vostre competenze;
- venite sorvegliati ogni giorno di più nei minimi dettagli ( come orari di entrata ed uscita, telefonate, tempo trascorso per il caffè);
- ricevete rimproveri eccessivi per piccolezze;
- le vostre richieste verbali e scritte non ottengono alcuna risposta;
- i superiori o i colleghi vi provocano per indurvi a reagire in modo incontrollato;
- risultate esclusi da feste aziendali o da altre attività sociali;
- venite presi in giro per l’aspetto fisico o l’abbigliamento;
- tutte le vostre proposte sono rifiutate senza valide motivazioni;
- siete retribuiti meno di altri colleghi che hanno incarichi di importanza minore;

e cosi’ via altre innumeri azioni di questo tipo.
Per maggiori dettagli, e per avere magari conferma del presentimento di essere vittima di Mobbing o violenze psicologiche sul posto di lavoro, invito caldamente tutti a leggere l'articolo...
http://slc-cgil-catania.blogspot.com/2010/05/mobbing-e-violenza-psicologica-sul.html

2 commenti:

  1. Confermo accade proprio questo, sto subendo mobbing e non so come reagire, ogni reazione è causa di altre vessazioni e uscire allo scoperto essendo se stessi in futuro attraverso il mobbing trasversale (come tra l' altro lo è già questo)potrbbe allontanrmi dai miei obiettivi.
    Ecco perchè è importante indossare una maschera. Non reagire come dovresti.

    RispondiElimina
  2. infatti io credo che il mobbing sul posto di lavoro sia molto più comune di quanto si possa pensare....e quando dico non si esclude alcun posto intendo anche i più apparentemente "rispettabili" o, per restare sull'argomento del mio penultimo post...anche i più APPARENTEMENTE "eticamente corretti"...

    cmq secondo me più che indossare una maschera bisognerebbe, anche se capisco quanto sia difficile farlo, uscire allo scoperto e denunciare. Per fortuna esistono degli organi preposti a farlo e alcuni sindacati se ne occupano attivamente...
    il mio consiglio quindi è questo...più che indossare maschere...trovare la forza di reagire...Ti lascio con un link che forse può interessarti, dacci un occhio!
    http://www.osservatoriomobbing.org/osservatorio/osservatorio.htm
    alla prossima:-)
    G.

    RispondiElimina