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giovedì 5 novembre 2009

DALLE ROTATING TOWERS ALL’ENERGIA TASCABILE AL LITIO. Ecco come il progresso può sposarsi con la natura





Di questi tempi, verrebbe da dire, questa possibilità sembrerebbe più un’utopia che una realtà, in quanto, il progresso sembra piuttosto marciare contro la natura che svilupparsi al suo fianco.
Tra la minaccia di un riscaldamento climatico globale, l’aumentare giorno dopo giorno delle polveri sottili, l’estinzione d’insetti o d’animali indispensabili alla sopravvivenza dell’ecosistema, il moltiplicarsi, ad ogni angolo, di campi elettromagnetici irradiati dai cellulari, il futuro, più che roseo, appare piuttosto grigio.

Tuttavia, è bene ricordare che forse, c’è ancora una speranza per modificare questo destino, una speranza che però può essere concretizzata solo grazie alla cooperazione di coscienze, se non proprio “illuminate”, di sicuro più aperte all’utilizzo di energie alternative e alla ricerca di un’armonia con la natura.
Certo, una rivoluzione totale in questo senso è più facile a dirsi che a farsi perché, che lo si voglia o no, ormai si è tutti, chi più e chi meno, incastrati tra gli ingranaggi di una società moderna che impone determinati standard di vita difficili da abbandonare. Come si farebbe ormai a sopravvivere senza il cellulare o senza internet? E senza la macchina? Per vivere in questa società, si rischia di essere addirittura tagliati fuori dalle logiche quotidiane, nel caso non si possa accedere a questi mezzi. Dunque, se sfuggire alla modernità oltre che svantaggioso è anche impossibile, forse l’unica soluzione è riuscire usare questa modernità in favore dell’ambiente.

Gli esempi non mancano. Il sole e il vento, possono offrire all'umanità una quantità di energia inimmaginabile, se si pensa che in una sola ora d’irrorazione solare sull'intero pianeta l'energia elettrica prodotta supera di gran lunga l'energia elettrica consumata in un anno intero. Infatti qualcuno, talvolta in modo anche fantasioso, ha già utilizzato queste preziose risorse mettendo in pratica dei progetti ultramoderni seppure ecosostenibili.
Un esempio singolare e innovativo è senza dubbio quello della futura costruzione della “Rotating Tower” di Dubai, la prima torre interamente girevole al mondo ed energicamente autosufficiente. Oltre che offrire agli inquilini un panorama sempre diverso perché ogni piano girerà (ovviamente in modo molto lento) autonomamente, l’autore del progetto, David Fisher, spiega che le 48 turbine montate orizzontalmente tra un piano e l'altro e le celle fotovoltaiche che troveranno posto sui tetti dei singoli appartamenti, cattureranno l’energia eolica. Inoltre dei panelli solari, che saranno posizionati sui tetti di ciascun piano, durante la giornata, ruotando, rimarranno parzialmente esposti alla luce. In questo modo l’edificio non solo produrrà l’energia a sé necessaria, ma sarà anche in grado di venderla all’esterno. L’ultimazione dei lavori è prevista per il 2010 e anche se il costo previsto è di 700 milioni di dollari, le spese sarebbero poi ammortizzate nel tempo con la vendita dell’energia.

Ma anche dallo stesso versante dell’energia nucleare sembrano emergere proposte alternative più vicine alla sostenibilità ambientale. Alcuni scienziati americani sarebbero infatti riusciti a ricavare energia realizzando in laboratorio una fusione nucleare che utilizza dei cristalli di litio. La caratteristica che forse conferisce prospettive applicative ancora più notevoli e allettanti a questo processo è la sua “tascabilità”. Questo tipo di fusione nucleare, infatti, non necessita di grossi impianti e può essere facilmente impiegata anche su base “portatile”, in applicazioni persino domestiche. Per ora sembra che non ci sia alcun rovescio della medaglia; gli unici prodotti di scarto del processo infatti sarebbero soltanto dei neutroni. A questo punto quindi perché non investire sulle energie rinnovabili? Paesi europei come la Germania, l’Olanda e l’Inghilterra lo stanno già facendo da tempo. La Corea del Sud ha appena cominciato, l’Italia invece sembra essere ancora molto lontana.

Giulia B.


immagine tratta da:www.archiportale.com
Per saperne di più sul progetto Ficher:http://www.archiportale.com/progetti/SchedaProgetto.asp?origine=&IdProg=3354

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