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mercoledì 13 gennaio 2010

Stranieri in lombardia :NON E' LA RELIGIONE A DETERMINARE L'INTEGRAZIONE

Di questi tempi, dove la maggior parte dei comuni lombardi, in testa la Lega, prosegue la sua crociata contro costruzione di eventuali moschee e qualcuno addirittura propone di impiegare denaro pubblico “per convertire gli immigrati islamici al cristianesimo cattolico” ( parole di Matteo Salvini della Lega Nord) le ultime statistiche effettuate dall’ORIM (Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità) rivelano che affinità religiosa non significa maggiore facilità d’integrazione.

Questo il risultato delle ricerche pubblicate nel 2009 (con rif. All’anno 2008) sulla popolazione straniera in Lombardia, le quali, testimoniano che non esiste, a dispetto di quanti forse lo credono, un legame effettivo tra diversità di religione d’appartenenza e integrazione nella società Italiana. Infatti, la popolazione che presenta più difficoltà nel percorso d’inserimento - con un indice d’integrazione dello 0.34 - è quella Ucraina di religione cristiano-ortodossa. Molto importante, invece ai fini dell’integrazione, è il titolo di studio raggiunto, il rapporto con la famiglia e l’età in cui l’emigrato è entrato nel paese ospitante. Sono invece fattori indipendenti dall’individuo quali, razzismo, situazione lavorativa e contesto sociale ad influenzare, per più della metà, l’inserimento nella società. Emerge infatti che l’integrazione vada di pari passo con la stabilità lavorativa, domiciliare e familiare.

Le ultime ricerche svolte registrano la maggior parte degli episodi di razzismo proprio nell’ambito scolastico, in particolare nel periodo della scuola secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado. E’ proprio alle superiori e alle medie, che si riscontra più del 30% degli abbandoni, ritardi e insuccessi scolastici. Dato non irrilevante, se si considera che il 50% degli alunni d’origine straniera, risultano iscritti nelle scuole di Milano. Infatti, secondo i dati ISTAT riferiti al giugno 2009, dei quasi 4 milioni di stranieri presenti in tutta Italia, solo la Lombardia ne possiede circa il 25%. Brescia supererebbe in presenza straniera le altre province di Milano, per via della numerosità delle industrie presenti sul territorio.

Cifre quindi che parlano chiaro: la Lombardia è una delle regioni a maggiore densità migratoria, soprattutto negli ultimi anni.

G.B

per ulteriori info:
www.istat.it, www.ismu.org/ORIM/

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